Il Xylella fastidiosa: è un batterio killer degli ulivi, che colpisce in modo epidemico gli uliveti, le piante colpite da questo pericoloso parassita non devono assolutamente essere trapiantati in altri oliveti per evitare un ulteriore contagio di piantagioni ancora sani. Il Xylella fastidiosa è stata importata dalle Americhe, dove attacca viti ma anche agrumi, caffè, mandorle, oleandri. Il veicoli responsabili della trasmisione del batterio è la Homalodisca vitripennis, una piccola cicala, lunga non più di mezzo centrimetro.
Secondo i fitopatologi l’ingresso di questo batterio nel nostro paese non sarebbe recente ma le condizioni meteo degli ultimi mesi, il precario stato vegetativo e l’abbandono di molti oliveti, la diffusione della cicala accusata di essere l’agente vettore della malattia, favorisce l’ esplosione di vere e proprie epidemia.
La pianta si vede che è stata colpita dal batterio perché durante l’estate e l’inizio dell’autunno evidenzia un progressivo ingiallimento delle foglie e di vaste porzioni dell’olivo. I sintomi sono simili a quelli della verticilliosi ma, in questo caso, possono iniziare anche dalle parti più basse della chioma. Il batterio, infatti, attacca la pianta occludendone i vasi xilematici, impedendo così l’idratazione della pianta.
Nell’ambito delle misure fitosanitarie per confinare questa batteriosi é obbligatoria anche il trattamento contro Homalodisca vitripennis e le piante infette dovranno essere potate drasticamente e i rami e foglie dovranno essere bruciata.
La prognosi, comunque, è infausta. In quanto è stato stimanoto che l’ulivo colpito dal batterio è destinato alla morte nel giro di cinque anni dopo essere stato infettato.